La nostra storia
Dario Ciamarra imprenditore dal 1955 e le figlie Tiziana e Elisabetta, hanno segnato la storia del territorio e della sua economia.
La famiglia Ciamarra ha sempre creato impresa considerandola come un “luogo aperto” al centro di un sistema di relazioni materiali quali il fare, il produrre, il commerciare, e di valori immateriali aprendosi all'innovazione, alla sfida del cambiamento, al riconoscimento del merito ed al rispetto delle maestranze.
"Il mio lavoro mi ha portato a viaggiare in molte parti del mondo, permettendomi di immergermi in culture diverse e di stringere legami con persone di ogni estrazione sociale. Oltre alle straordinarie persone incontrate nei miei viaggi, ho avuto la fortuna di collaborare con talentuose maestranze che hanno lavorato nelle mie aziende, contribuendo alla mia crescita professionale e personale. Grazie alla mia attività imprenditoriale, ho avuto l'opportunità di stabilire relazioni in 38 paesi, sia all'interno che al di fuori dell'Europa, stringendo legami profondi con figure di spicco della finanza, della politica e soprattutto con importanti industriali con i quali ho potuto condividere idee e progetti.
Ho vissuto la mia vita con dinamismo, un'avventura che ho affrontato sempre con determinazione e passione; ho sempre creduto nell'importanza di investire nell'industria, settore che mi ha dato non solo mezzi di sostentamento, ma anche una grande soddisfazione personale. Durante i periodi più bui, ho sempre trovato conforto nella fede, nell'insegnamento prezioso dei miei genitori e di mio nonno, che mi hanno trasmesso valori su cui ho potuto contare in ogni momento della mia vita."
Cav. Dario Ciamarra
Il sommergibile "GIADA"
Nel 1952 Dario Ciamarra entra a far parte della Marina Militare per adempiere al servizio di leva imbarcandosi sul sommergibile Giada salpato dal porto di Taranto.
E' stato uno dei ricordi più belli della sua vita, rappresentando una esperienza unica ed estremamente formativa.
Anni '50-'60 - Stabilimento "CI.DA." Porto San Giorgio
Nascono in questo periodo fabbriche con caratteristiche industriali, le cui linee produttive rispondono ad un'unica idea chiave: massima capacità produttiva, senza sostanziali differenziazioni del prodotto sia sul piano estetico che funzionale. Il mercato in questi anni cresce a ritmo vertiginoso e la domanda supera la già crescente offerta.
Dario Ciamarra, giovanissimo, inaugura nel 1955 il primo stabilimento per lo stampaggio di prodotti tecnici in materiali termoplastici nella zona industriale di Ancona, per poi trasferirsi negli anni ’60 a Porto San Giorgio con un nuovo stabilimento denominato "CI.DA.", inizialmente di 1.000 mq ed ampliato poi a 5.000 mq, cogliendo le opportunità segnalate da un mercato in crescita.
Anni '70 - Espansione a Montefiore dell'Aso
La curva di espansione del mercato dei beni semi-durevoli e dei beni di largo consumo continua la sua crescita: l'offerta segue l'evoluzione della domanda, nascono nuove realtà produttive. Il mercato entra in una fase di competitività più intensa, si cercano ancora le grandi economie di scala con esaltazione del binomio "aumento dei volumi = diminuzione dei costi unitari". Il mercato di conseguenza premia la competitività in termini di prezzo e di prodotto.
In questo decennio Dario Ciamarra intuisce i fattori competitivi nell’ottimizzazione dei costi e verticalizza la propria produzione aprendo uno stabilimento di 1600 mq a Montefiore dell’Aso per la produzione di semilavorati, a supporto della attività svolta nello stabilimento di Porto San Giorgio.
Il numero totale di maestranze raggiunge le 400 unità: 280 impegnate nello stabilimento di Porto San Giorgio e 120 in quello di Montefiore dell'Aso.
Anni '80 - "CI.DA." Sud a Ripatransone
L'espansione del mercato subisce un'inversione di tendenza: i consumi si assestano, l'offerta diventa esuberante nei confronti della domanda, il mercato entra nella fase di maturità. In questo decennio crescita, diversificazione e internazionalizzazione saranno le parole chiave dell'imprenditore Dario Ciamarra.
In questi anni infatti, dopo aspri contrasti con le varie amministrazioni comunali di Porto San Giorgio, che non hanno mai permesso l'ampliamento del complesso industriale CI.DA., Dario Ciamarra è costretto a migrare a Ripatransone (AP) realizzando un grande complesso industriale denominato CI.DA. Sud .
In questo grande stabilimento si producono calzature sportive, stivali in PVC e 200 quintali al giorno di granuli di cloruro di polivinile (PVC) destinati prevalentemente ai mercati internazionali, impiegando 38 agenti generali.
CI.DA. Sud occupa un'area di 58.000 mq. di cui 13.000 mq. coperti e 300 maestranze.
Anni '80 - Espansione Internazionale
Dario Ciamarra crea una Joint Venture in Montenegro costruendo un nuovo stabilimento di circa 2000 mq a Cetjnie con l'impegno di 130 maestranze, per la produzione di semilavorati per lo stabilimento di Ripatransone. In scia alla Joint Venture con il Montenegro, in virtù dell'alta tecnologia e l'eccellenza del suo prodotto, la CI.DA. vince una gara d'appalto per la realizzazione di 4 stabilimenti produttivi in Russia con un organico programmato di circa 1500 unità per stabilimento: un progetto da 125 milioni di dollari.
Tale progetto non ha avuto purtroppo possibilità di sviluppo in seguito a problematiche con la Banca Centrale russa.
Anni '80 - L'esperienza nel Basket
Nel 1981/82 Dario Ciamarra diventa Presidente e Main Sponsor della Sangiorgese Basket, appena promossa nel campionato di serie C. Nel 1982/83 vince il campionato conquistando la serie B, scoprendo nuovi giovani talenti in campo e in panchina. Nel campionato 1984/85 , grazie anche al supporto della tifoseria cittadina, sempre al seguito, la squadra viene promossa in serie A2. Anche per merito di questa grande impresa si è costruito a Porto San Giorgio l’attuale Palazzetto dello Sport.
Anni '80 - La costruzione del Porto turistico
Per iniziativa di alcuni cittadini sangiorgesi, si propone in questi anni la realizzazione di un porto turistico a Porto San Giorgio, sogno nel cassetto da moltissimi anni.
Con la carica di Presidente e di maggiore azionista, Dario Ciamarra guida la realizzazione di questa grande opera gestendo il progetto globale con fini sociali.
Anni '90
La domanda di prodotto si presenta sempre più sofisticata, chiede maggiori contenuti prestazionali, maggiore personalizzazione e creatività. Questo decennio apre le porte a nuove imprese della famiglia Ciamarra anche nel mondo del turismo. Invitato dalla società Abruzzi Socialturist, di cui la famiglia è sempre stata socio di maggioranza relativa, Dario Ciamarra, affiancato dalle figlie Elisabetta e Tiziana, quest'ultima Amministratore delegato e Presidente del CDA per oltre 17 anni, ha elaborato un progetto industriale applicato al mondo del turismo, dando sviluppo al "Villaggio Salinello" di Tortoreto Lido (15 ettari – 4200 posti letto), eccellenza del Centro e Sud Italia.
Anni 2000
Con l’importante contributo di Elisabetta, la famiglia Ciamarra crea un’azienda vitivinicola e olivicola. L’azienda si estende su una superficie collinare di 38 ettari, con oltre 1.000 piante di ulivo e circa 30 ettari di vigneti.
Il CIDA Family Center
Nel 2008 lo stabilimento industriale CI.DA. di Porto San Giorgio viene riconvertito in un Parco Commerciale denominato Cida Family Center, inaugurato nel 2009, con una superficie di 18000 mq di cui 5000 coperti.